20 ottobre 2016: Giornata Europea delle Alberate

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Il 20 ottobre Legambiente aderisce alla Giornata Europea delle Alberate: una ricorrenza che si celebra in molte nazioni europee, a cui da quest’anno si aggiunge l’Italia. I CIrcoli Legambiente Valtriversa e Legambiente Gaia Asti aderiscono con molto piacere all’iniziativa: invieremo un Comunicato Stampa ai giornali e nel weekend del 22-23 ottobre fotograferemo le alberate che piu’ ci stanno a cuore e invieremo le foto all’indirizzo  EuropeanADay@european-avenues.eu  per la pubblicazione. Inoltre abbiamo organizzato un incontro pubblico insieme all’Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano: giovedi’ 20 ottobre ore 21 all’interno del Museo Paleontologico (Michelerio) ad Asti.

Per maggiori informazioni abbiamo un documento di approfondimenti e link, ed anche il Comunicato Stampa pubblicato in Francia

I lunghi filari di grandi alberi che accompagnano le strade, ancora presenti nelle nostre città e spesso ormai scomparsi nelle campagne, sono importanti non solo per l’ombra che ci regalano e per le loro chiome che rinfrescano le strade: hanno un ruolo importante per la biodiversità, sia come biotopi sia come corridoi ecologici, riducono l’inquinamento e le polveri sottili, regolano la temperatura, producono ossigeno, in altre parole giocano un ruolo importante nella nostra vita. Ma non solo: hanno un ruolo fondamentale nel sostenere i terreni franosi, creano cortine verdi che riducono i livelli sonori, sono infine in grado di aumentare il valore delle case e degli alloggi in prossimità, e possono rappresentare un’attrattiva turistica.

Le alberate sono state realizzate, oltre che per motivazioni pratiche, anche per motivazioni estetiche: ancora oggi portano una nota di eleganza nel paesaggio, costituendo un’architettura vivente caratterizzata dalla successione dei tronchi e dalle volte create dalle fronde. Trasformano le vie e le strade in itinerari “sensibili”, mutanti nel corso della giornata grazie ai giochi di luce e nel corso delle stagioni. Sono il risultato di un’antica tradizione europea legata all’arte dei giardini; rappresentano quindi un patrimonio culturale che ci accomuna, con caratteristiche proprie di ogni nazione, ogni regione, ogni alberata.

Questi molteplici vantaggi sono riconosciuti in molte nazioni, e in Italia in molte città, dove gli alberi vengono protetti, impedendo gli abbattimenti o imponendo compensazioni sotto forma di reimpianti. Ma in altre nazioni, città e regioni le cose vanno diversamente e purtroppo il patrimonio europeo e italiano delle alberate è continuamente eroso, con decine di migliaia di alberi abbattuti ogni anno, a fronte di nuove piantagioni largamente insufficienti per compensare le perdite

Nelle città e nei piccoli centri abitati, le Amministrazioni locali vedono troppo spesso nelle alberate un importante e immotivato capitolo di spesa, dimenticando gli aspetti positivi e decidendo abbattimenti a volte massicci, reimpiantando piccoli alberelli a lenta crescita e incapaci di fornire ombra, spesso senza coinvolgere preventivamente la popolazione nella scelta. Per far crescere un albero occorrono decine di anni, per eliminarlo bastano pochi minuti. Inoltre, purtroppo, ancora oggi assisitiamo a danneggiamenti durante i lavori stradali e a potature massicce che sconfinano nelle capitozzature: pratiche superate e fortemente sconsigliate dagli esperti (dottori agronomi, forestali e agrotecnici), che provocano nella quasi totalità dei casi danni o malattie degli alberi e portano al loro successivo inevitabile abbattimento.

Ancora peggiore, se possibile, la situazione fuori dai centri abitati: in Italia l’attuale interpretazione (si badi bene: interpretazione) del Codice della Strada impedisce di alberare qualsiasi strada, anche una pista ciclabile, impedisce di reimpiantare gli alberi abbattuti per malattia, impedisce di ombreggiare le aree di servizio e sosta delle autostrade, impedisce di realizzare opere naturali di sostegno delle strade che permetterebbero con poca spesa di ridurre il rischio geoidrologico lungo i tratti di collina e di montagna.

Rischiamo di perdere in pochi anni un patrimonio culturale che tutto il mondo ci invidia.

In Europa le cose vanno meglio, grazie a legislazioni piú complete e all’interessamento diretto delle popolazioni; purtroppo Amministrazioni locali, attente piú agli aspetti economici immediati che all’ambiente ed alla cultura, continuano ancora ad abbattere.

Da anni le associazioni ambientaliste europee hanno sollevato il problema e ottenuto, soprattutto nelle nazioni piú settentrionali, importanti risultati: censimenti completi delle alberate, controlli periodici per verificarne lo stato di salute e impedire pericolosi crolli, leggi piú attente al patrimonio arboreo. Si capisce quindi perché l’idea di una “giornata delle alberate” sia nata in Germania come conseguenza logica dell’istituzione del progetto di itinerario turistico “Deutsche Alleentrasse” nel 1992;  dal 2008 si festeggia la Giornata delle Alberate (“Tag der Alleen”) ed in seguito è stata scelta la data del 20 ottobre, dal 2015 l’iniziativa si sta allargando ad altre nazioni.

In Italia, Comitati, Associazioni, Enti, stanno aderendo alla “Giornata Europea delle Alberate” che si terrà il 20 ottobre prossimo in molte nazioni europee, tra cui Germania, Francia e Repubblica Ceca. Sarà una buona occasione per (ri)sollevare il problema della manutenzione inadeguata di molte alberate cittadine e del rischio reale di estinzione delle alberate extraurbane. Sarà una buona occasione per chiedere l’emanazione del Regolamento del Verde Pubblico ai Comuni che ancora non ne sono dotati, e sollecitare modifiche al Codice della Strada per aumentare la sicurezza sulle strade e invertire la tendenza agli abbattimenti: nessuno pensa di alberare le autostrade, ma non esistono motivi validi per impedire che una pista ciclabile, una strada locale a bassa intensità di traffico, un’area di servizio e sosta non siano ombreggiabili con filari di alberi.

Il 20 ottobre è una data molto significativa per il paesaggio: la Convenzione europea del paesaggio è stata adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa a Strasburgo il 19 luglio 2000 ed è stata aperta alla firma degli Stati membri dell’organizzazione a Firenze il 20 ottobre 2000: nel 2016 cade quindi il sedicesimo anniversario della ratifica.

I Comitati, Associazioni, Circoli, Enti attueranno azioni locali che andranno dal semplice presidio con foto di un’alberata particolarmente significativa e a volte minacciata, alla proposta di creare una nuova alberata (con il posizionamento di sagome di cartone per dimostrarne la fattibilità, istruzioni in inglese in https://www.flickr.com/photos/europeanavenueday/26713156935/ ), fino all’incontro pubblico con le Amministrazioni locali per sensibilizzarle sul tema. Le fotografie raccolte potranno essere spedite per la pubblicazione (libere da diritti e acompagnate da una didascalia in italiano, inglese o francese) all’indirizzo EuropeanADay@european-avenues.eu ; le fotografie verranno pubblicate sul sito europeo https://www.flickr.com/photos/europeanavenueday dove sono raccolte alcune foto della Giornata Europea delle Alberate 2015.

Approfondimenti:

“È un fatto oggettivo che gli alberi longevi dall’architettura imponente, all’interno del mondo vivente, individuino strutture straordinarie e speciali che meriterebbero, al di là di ogni dubbio, attenzione e considerazione particolari. Non si tratta infatti, come purtroppo molti ritengono, di semplici e inerti ammassi di legno e di foglie che muti e immobili occupano spazio nei boschi, nelle campagne, nei giardini, lungo le strade campestri o tra le mura dei villaggi. Si tratta, al contrario, di organismi autotrofi infinitamente complessi e preziosi, autoorganizzati e autoregolati, percorsi da una possente e antica corrente di vita. Vecchi giganti che resistono al tempo, svolgendo incessantemente funzioni bioecologiche cruciali ed essenziali, concentrando in sé gradi inarrivabili di bellezza, armonia e memoria, trattenendo silenziosamente la testimonianza segreta, il respiro aurorale e gli echi lontani di storie dissolte e mondi perduti.

Questi colossali monumenti botanici costituiscono grandi strutture fotosintetiche pluricellulari altamente elaborate ed ordinate, controllate da un fine equilibrio fitormonale che, attraverso anelli multipli di feedback, ne regola la crescita, lo sviluppo, il metabolismo, la proliferazione dei tessuti meristematici, la differenziazione, la riproduzione, i cicli, i bioritmi e i tropismi. Identificano giganteschi capolavori di bioingegneria vegetale a minima entropia, ininterrottamente percorsi da un flusso continuo di linfa che attraverso i sistemi vascolari scorre vitale tra le radici, il fusto e le foglie. Rappresentano sofisticati ed evoluti laboratori biochimici che traducono in strutture, funzioni e processi le informazioni codificate nei propri programmi genetici. Grazie all’attività dei loro tessuti fotosintetici convertono la luce solare in energia chimica, mettono in ciclo grandi quantità di carbonio organico e liberano ossigeno. Possono essere considerati sistemi complessi e autopoietici di trasformazione dell’energia, grandi banche di germoplasma, nonché archivi storici e climatici viventi. Svolgono un ruolo fondamentale nella pedogenesi e nel prevenire l’erosione del suolo. Consentono al loro interno la coesistenza di innumerevoli nicchie microclimatiche, costruiscono tra le loro penombre un diversificato mosaico di microbiotopi, contraggono rapporti di simbiosi e di cooperazione mutualistica con un’immensa pluralità di organismi (batteri, protisti, piante, funghi, animali), danno rifugio e alimento ad una sterminata varietà di invertebrati e vertebrati (di cui spesso costituiscono l’ecosistema primario di appartenenza). Individuano emergenze strategiche di alto valore ecologico ed estetico per il paesaggio, nonché riferimenti puntuali importanti nel disegno della morfologia fisica, ambientale e culturale del territorio. Assumono il significato di elementi iconemici centrali nella definizione e nella modulazione degli alfabeti genetici, del registro ecopaesistico, dell’interconnessione bioculturale, delle dimensioni scenico-percettive, delle costellazioni storico-memoriali, delle valenze simboliche e delle proprietà semantiche che caratterizzano i luoghi e ne scrivono in modo peculiare la cifra identitaria profonda.” (Franco Correggia, 2012, Il tramonto dei giganti, I Quaderni di Muscandia n. 12, pp. 79-104).

In Italia Legambiente è da sempre attiva nella difesa delle alberate; dal 2012 alcuni Circoli del Piemonte sono impegnati in un’opera di studio e divulgazione delle norme dell’attuale Codice della Strada, per arrivare alla richiesta di modifica nell’ambito della Legge Delega attualmente in discussione presso la Commissione Trasporti ed Infrastrutture del Senato. Legambiente ha pubblicato diversi articoli sul sito on-line, ad esempio: http://www.legambiente.it/contenuti/articoli/alberate-stradali-a-rischio-manuale-per-salvarle  Nel corso del decimo Congresso di Milano, 11-13 Dicembre 2015, è stata approvata all’unanimità una mozione che impegna l’Associazione a fare ancora di piú per la difesa e la promozione delle alberate. Alcuni articoli sono stati pubblicati su Nuova Ecologia, un documento che esamina il Codice della Strada del 1992, elenca le possibili modifiche e racconta alcune storie di alberate in provincia di Asti si trova in: http://www.legambientevaltriversa.it/wp-content/uploads/2014/01/Salviamo-gli-alberi-v3.3.pdf

Molte Associazioni e Comitati sono attive a livello nazionale o localmente per difendere alberate: ricordiamo FAI, Italia Nostra, Osservatorio del Paesaggio, ProNatura, SIA, WWF e tra quelli locali l’Associazione per la difesa della piana villanovese, l’Associazione “I nostril tigli” di Montafia d’Asti, il Comitato “Giú le mani dagli alberi di Forlí”, il Comitato per i tigli di Pieve di Cento, il Comitato per gli alberi della Vallaccia di Varallo Sesia.

Tra le associazioni europee piú attive nella segnalazione del problema e nel suggerire soluzioni vanno citate: BUND in Germania (http://www.bund.net ), SPPEF in Francia (http://www.sppef.fr/ ) coordinate dall’instancabile Ing. Chantal Pradines, esperta presso il Consiglio d’Europa, che ha scritto la sezione sulle alberate stradali nella pubblicazione CoE “Landscape facets – Reflections and proposals for the implementation  of the European Landscape Convention”: https://rm.coe.int/CoERMPublicCommonSearchServices/DisplayDCTMContent?documentId=09000016802f299b

Il documento é disponibile anche nella versione francese: “”Facettes du paysage – Réflexions et propositions pour la mise en œuvre de la Convention européenne du paysage”: https://rm.coe.int/CoERMPublicCommonSearchServices/DisplayDCTMContent?documentId=09000016802f299c

La situazione delle alberate in alcune nazioni europee è raccontata con molte belle immagini nella pubblicazione di Katharina Brückmann (BUND): http://www.bund-mecklenburg-vorpommern.de/fileadmin/bundgruppen/bcmslvmeckpomm/pdf/Alleen/Buch_Alleen_klein.pdf
Ogni due anni vengono presentate esperienze e ricerche su argomenti relativi alla biodiversitá e le infrastrutture in occasione del Congresso Europeo della IENE (Infra Eco Network Europe, http://www.iene.info/ ),  per il 2016 tenutosi a fine agosto in Francia nella città di Lione, con una sezione relativa alle alberate.

L’idea della giornata delle alberate è partita in Germania dall’isola di Rügen (Meclemburgo-Pomerania Anteriore), da cui prende il via nel 1992 il progetto “Deutsche Alleenstrasse” (http://www.alleenstrasse.com/chronik.php). Dal 2008 la ricorrenza del 20 Ottobre è stata scelta a livello nazionale in Germania da Bund: (http://www.bund.net/nc/presse/pressemitteilungen/detail/zurueck/pressemitteilungen/artikel/buendnis-ruft-am-20-oktober-den-ersten-tag-der-allee-aus-allee-2008-ist-auf-ruegen/).

Dal 2015 si è aggiunta la Francia con le “Journée Européenne des Allées” http://afac-agroforesteries.fr/la-rentree-des-allees-darbres/ ; nel 2016 si prevede l’adesione di molte altre Nazioni.

In Germania dal 2008, e dal 2016 in Francia, la ricorrenza è associata a un concorso nazionale per il miglior progetto legato alle alberate; i vincitori degli scorsi anni per la Germania sono su una pagina di Wikipedia: https://de.wikipedia.org/wiki/Allee_des_Jahres . Per partecipare (in Germania) si trovano le istruzioni in http://www.allee-des-jahres.de/index.php?id=683

I vincitori per il 2016 in Francia si trovano in http://www.sppef.fr/2016/09/15/laureats-du-prix-des-allees-darbres-2016/