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Legge n° 10: l’abbattimento dell’albero è l’estrema ratio!

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Prima di giungere a questa decisione grave e dolorosa ogni possibile alternativa deve essere sempre e comunque esperita per evitare di sopprimere un albero di interesse storico-monumentale o di valore paesaggistico, in quanto componente di filari e viali alberati dell’Astigiano.

Questa è la sintesi più completa del Convegno “Salviamo gli alberi monumentali” che abbiamo organizzato a Villafranca d’Asti sabato 16 marzo, sulla salvaguardia degli alberi monumentali e dei viali alberati dell’Astigiano. Questo monito che è stato sapientemente espresso dal Vice Prefetto di Asti, S.E. Dott. Paolo Giuseppe Ponta, ha trovato piena ed unanime condivisione da parte di tutti gli studiosi, i professionisti e gli ambientalisti intervenuti alla giornata di studio.

 

Dai lavori del Convegno è, infatti, chiaramente emerso come le recenti acquisizioni in campo scientifico e tecnico consentano oramai una accurata e precisa determinazione della pericolosità dell’albero rispetto al rischio di schianti e cadute, tanto da trovare oramai ampia ed affermata applicazione nella gestione responsabile del verde urbano, la cui vicina città di Torino rappresenta un esempio virtuoso a livello addirittura internazionale. Queste interessanti considerazioni sono state dettagliatamente espresse nella dotta relazione del Dott. Massimo Tirone,  Vice Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Torino, nonché esperto di sicurezza e manutenzione delle alberate e socio fondatore della SIA (Società Italiana di Arboricoltura). E’, quindi, emerso con evidenza, come l’applicazione di protocolli – oramai riconosciuti a livello internazionale – per la valutazione della stabilità degli alberi debba necessariamente trovare puntuale applicazione anche e soprattutto nell’Astigiano, così che si possa giungere in ogni situazione ad assumere le decisioni tecnicamente più corrette, senza lasciare al caso o all’improvvisazione le scelte sull’abbattimento o meno degli alberi lungo le strade.
Queste interessanti considerazioni si sono raffrontate al tema specifico del Convegno, relativo alle modalità di applicazione della recentissima normativa (Legge n° 10 del 14 gennaio 2013) a salvaguardia degli alberi monumentali e viali alberati. Hanno, al riguardo, portato interessanti riflessioni iniziali il neopresidente del Circolo Legambiente Valtriversa Dott. Angelo Porta, il Sindaco di Villafranca d’Asti Guido Cavalla, il Vice Prefetto di Asti, S.E. Dott. Paolo Giuseppe Ponta, il Sindaco Dott.ssa Silvana Bruna di Passerano Marmorito, l’Ing. Paolo Biletta in rappresentanza del Commissario straordinario dell’Amministrazione provinciale di Asti, Dott. Alberto Ardia, il Prof. Vincenzo Gerbi, Vice Direttore alla didattica del DISAFA – Dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università di Torino, il Dott. Gianmichele Cirulli, Presidente della Società Italiana di Arboricoltura, il Dott. Agr. Maurizio Zailo Vice-Presidente Federazione Interregionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali del Piemonte e della Valle d’Aosta e il Dott. Valter Valle, Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Asti. In particolare, Il Dott. Valle ha sottolineato il prezioso e qualificato contributo che i Dottori agronomi e forestali possono portare per una attenta ed innovativa gestione del patrimonio arboreo della nostra provincia. Il Convegno – patrocinato anche dall’Ordine di Asti – ha voluto rappresentare un alto momento di studio e di riflessione sulla tematica in oggetto, anche quale contributo alla formazione permanente della categoria.
Al termine dei saluti e riflessioni iniziali, il Convegno – moderato dal Prof. Marco Devecchi, Presidente dell’Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano – ha quindi potuto entrare nel merito della tematica della salvaguardia degli alberi con numerose e qualificate relazioni. Con riferimento al quadro normativo generale a tutela del patrimonio arboreo e nello specifico alle modalità di applicazione della recente legge 10/2013 ha portato un prezioso contributo di approfondimento il Dott. Adriano Bruni del Comando provinciale di Alessandria del Corpo forestale dello Stato che ha anche evidenziato l’importanza dei regolamenti attuativi di prossima emanazione. Accanto al già citato ed apprezzato contributo del Dott. Massimo Tirone, grande interesse ha in particolare riscosso tra i partecipanti al Convegno l’intervento dell’Ing. Paolo Biletta, Dirigente del Servizio Viabilità della Provincia di Asti, che ha dato pubblica lettura di una lettera, di prossimo invio ai sindaci dell’Astigiano, di delucidazione sugli interventi di messa in sicurezza della rete stradale in riferimento al tema degli alberi. Accanto ad un ribadito proposito di fattiva collaborazione con le amministrazioni locali, un ampio e generale apprezzamento da parte dei convegnisti ha riscosso l’indicazione contenuta nella missiva della Provincia di Asti circa la non obbligatorietà dell’abbattimento degli alberi a distanza non regolamentare, rispetto a quanto previsto dal Codice della Strada, se presenti in loco prima dell’entrata in vigore del Codice stesso (anno 1992), facendo quindi proprie le circolari interpretative del Ministero dei trasporti e delle infrastrutture. L’approccio lungimirante in oggetto rappresenta un prezioso punto di equilibrio fortemente auspicato dalle associazioni ambientaliste astigiane. Ulteriori proficui contributi operativi nell’applicazione della normativa in materia sono stati portati dal Dott. Angelo Porta, Presidente del Circolo Legambiente Valtriversa, con la presentazione di un Opuscolo riepilogativo delle Leggi in materia – compreso un utile confronto con la legislazione molto piú permissiva vigente in altre Nazioni europee – e delle possibilità concrete di intervento da parte della popolazione per la tutela degli alberi, e della Dott.ssa Roberta Benetti della Direzione regionale di Legambiente che ha proposto un modello operativo di scheda per il rilievo degli alberi di interesse storico, naturalistico e paesaggistico. La scheda di semplice utilizzo, anche da parte dei non addetti ai lavori, si colloca esattamente nella prospettiva di azione della recente Legge 10/2013 di censimento capillare in tutti i comuni italiani del patrimonio arboreo di pregio. Ulteriori ed apprezzati contributi di riflessione sull’importanza degli alberi e sulla necessità di una efficace ed attenta tutela sono stati portati da Giancarlo Dapavo, Presidente del Circolo Gaia Legambiente di Asti, da Marco Demaria del WWF di Asti, con un ricordo al devastante taglio delle querce lungo la strada per Viatosto nel 2011, e da Franco Correggia, Presidente dell’Associazione Terra, Boschi, Gente e Memorie, a cui va il merito della tutela reale dei boschi di Muscandia, grazie all’acquisto degli stessi da parte dell’associazione. Il convegno si è, quindi, avviato a conclusione con uno stimolante dibattito, a cui ha portato una preziosa testimonianza – anche grazie alla proiezione di alcune significative immagini – la Sig.ra Catterina Simonelli, circa un discutibile abbattimento proprio nella giornata di venerdì scorso di un pregevole esemplare di quercia lungo la strada provinciale in località Cortiglione.
Quale Mozione conclusiva del convegno, che ha trovato piena adesione da parte dei presenti, si dà conto della richiesta di avviare una concreta e fattiva collaborazione tra le associazioni ambientaliste (e anche singole persone interessate ai temi del verde) e  la Provincia di Asti (e/o altri gestori delle reti stradali astigiane) nell’eventualità di programmati interventi abbattimento degli alberi, così da valutare congiuntamente in anticipo possibili contributi e sostegni – anche economici – da parte delle comunità locali per trovare le soluzioni tecniche più efficaci a scongiurare l’abbattimento degli alberi – nell’interesse della natura e del paesaggio – e nel contempo a garantire  la massima sicurezza per gli utenti della strada.

Nel pomeriggio di sabato inoltre, un gruppo di cittadini interessati alle tematiche degli alberi (Marco Devecchi,  Mario e Nicoletta Corino, Giancarlo Dapavo, Angelo Porta), ha operato per dare concreta attuazione alla recente Legge 10/2013 mediante il censimento degli alberi presenti lungo l’ex strada statale 10 (Padana inferiore). Il censimento ha proseguito un analogo lavoro avviato lo scorso anno più precisamente nell’abitato di Villafranca d’Asti. Nel corso del pomeriggio, l’attività di censimento ha permesso la schedatura di ulteriori 59 alberi compresi tra il confine del comune di Villafranca d’Asti e l’abitato di Baldichieri.

Tutte le piante sono state numerate e fotografate con la prossima pubblicazione delle schede fotografiche sul sito ospitante dell’Osservatorio del Paesaggio per il Monferrato e l’Astigiano (www.osservatoriodelpaesaggio.org).

A breve sul nostro sito, verranno resi disponibili sia il manuale che raccoglie e spiega le leggi in materia di alberate stradali sia la scheda di segnalazione. Gli organizzatori invitano tutti gli interessati a segnalare alberi ed alberate meritevoli di inserimento nell’elenco nazionale degli alberi monumentali, dei filari e delle alberate di particolare pregio paesaggistico, monumentale, storico e culturale dell’astigiano, compilando la scheda ed inviandola ai rispettivi siti insieme ad una o piú foto; le schede verranno pubblicate e costituiranno la base per le richieste ai Comuni non appena disponibile il Decreto di Attuazione della legge 10.

L’attività di studio sulle recente legge 10/2013 e il successivo censimento arboreo a Villafranca d’Asti e dintorni rappresentano un esempio prezioso di attenzione e sensibilità verso l’albero che auspicabilmente potrà trovare emulazione anche in altre realtà, non solo astigiane.

Da sinistra: Dott. Adriano Bruni del Comando provinciale di Alessandria del Corpo forestale dello Stato, Prof. Marco Devecchi e il presidente del Circolo Legambiente Valtriversa Dott. Angelo Porta

Da sinistra: il presidente del Circolo Legambiente Valtriversa Dott. Angelo Porta, Ing. Paolo Biletta, Dirigente del Servizio Viabilità della Provincia di Asti ed il Prof. Marco Devecchi

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